Viaggiare con i bambini: come pianificare una vacanza serena

Educazione e sviluppo infantile
Viaggiare con i bambini – Percorsi Formativi 06

 

di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di PF06

 

 

Questo articolo è dedicato alle mamme e ai papà che stanno pianificando come viaggiare con i bambini e le bambine per le vacanze in famiglia.

Viaggiare con i bambini può essere complesso, ma non è un’impresa impossibile e nemmeno limitante.

Certo, con un bambino o una bambina di pochi mesi di vita può essere impegnativo un trekking estremo, o fare rafting in Trentino o una settimana di immersioni in Sicilia. Del resto, abbiamo l’opportunità di apprezzare una modalità di viaggio forse più lenta ma altrettanto ricca di esperienze significative.

Nel tempo, più i figli/e cresceranno, più potrà ampliarsi la gamma di possibilità e di divertimento condiviso, che facilmente si depositeranno in ricordi indelebili.

Pensiamo alla nostra infanzia: non sono forse i momenti legati a una vacanza in famiglia quelli che ricordiamo con maggiore vividezza?

I viaggi infiniti in auto verso mete remote del sud Italia, le giornate in spiaggia con la maglietta bianca appiccicata al corpo per evitare le scottature, il papà che sudava per montare la tenda, la felicità di ritrovare gli amici del mare.

Viaggiare con i bambini e le bambine significa offrire loro, sin dal primo anno di vita, l’opportunità di fare esperienza, conoscere luoghi nuovi, sperimentare situazioni diverse dall’ordinario.

I bambini in viaggio sono stimolati da tanti elementi diversi.

 

Per viaggiare con i bambini e le bambine in modo sereno abbiamo bisogno di:

  • conoscere le eventuali problematiche connesse al viaggio,
  • organizzare per tempo la valigia,
  • valutare le diverse attività.

 

Impariamo a creare un nuovo equilibrio, differente rispetto a quello della vacanza in coppia, e partiamo con entusiasmo insieme ai nostri figli e figlie.

 

Viaggiare con i bambini: quali sono i rischi?

Quando pianifichiamo una vacanza con i bambini e le bambine valutiamo la destinazione e la tipologia del viaggio in base all’età dei piccoli/e.

I primi mesi di vita sono i più delicati per lo sviluppo del bambino/a ed è bene compiere le scelte più opportune per abbassare il livello di rischio.

Dal 12° mese in poi, tutto diventa più semplice e abbiamo maggiore libertà sulla scelta della destinazione.

Le tre questioni più delicate quando viaggiamo con i bambini molto piccoli, riguardano principalmente:

  • l’interruzione della routine quotidiana e dei tempi dei pasti, del gioco, del riposo;
  • la differenza dei ritmi sonno/veglia e l’eventuale mancanza di sonno;
  • le malattie.

Per quanto concerne il primo punto, è importante, almeno nei primi mesi di vita, mantenere il più possibile le abitudini che i bambini/e hanno acquisito a casa: per questo motivo la vacanza in appartamento o in camper può essere più comoda e pratica.

Con un po’ di spirito di adattamento, possiamo anche trascorrere giorni piacevoli in hotel o residence, avendo cura di rispettare i tempi dei nostri figli/e.

Il ritmo sonno/veglia è invece molto soggettivo: ci sono bambini/e che al mare faticano a dormire e altri riposano in modo profondo. Consigliamo di rispettare il più possibile i tempi del sonno e, dopo i primi mesi di vita, abituate i bambini/e a dormire anche in luoghi e spazi con suoni e rumori diversi.

Dobbiamo invece porre maggiore attenzione alle malattie. Vediamo insieme i motivi.

 

Quando iniziare a viaggiare con i bambini?

Suggeriamo di intraprendere i primi viaggi con i bambini quando hanno compiuto l’8° settimana; se volete sentirvi più sicuri, dopo la 12°. Il rischio primario sono le malattie: siccome nei primi novanta giorni di vita è più facile per un neonato/a prendere una malattia grave, è meglio evitare di frequentare spazi troppo affollati e viaggiare con mezzi come l’aereo o il treno.

In linea generale, viaggiare con i bambini e le bambine significa esporli potenzialmente alle malattie, per questo suggeriamo di lasciar trascorrere tre mesi dalla nascita prima di intraprendere un viaggio impegnativo. Confrontarsi col proprio pediatra di fiducia, chiaramente, è sempre auspicabile quando si viaggia con bambini di solo pochi mesi di vita.

 

Quali viaggi fare con i bambini?

Siccome le questioni più rilevanti sono connesse alle malattie e ai disagi che i bambini e le bambine potrebbero avere durante il viaggio, almeno nei primi mesi di vita suggeriamo di preferire i viaggi semplici.

I neogenitori possono intraprendere con serenità (salvo specifiche situazioni individuali) viaggi che prevedono spostamenti in auto non troppo lunghi e soggiorni di almeno una settimana in una località fissa, anche per abituare il neonato/a al clima.

Se invece i figli/e hanno giù superato i primi mesi di vita più delicati, possiamo organizzare itinerari più lunghi.

Fino a che i bambini non hanno terminato tutto il primo ciclo di vaccinazioni, sarebbe meglio evitare i viaggi internazionali sia per l’esposizione maggiore alle malattie, sia per la gestione del jet lag.

Il cambio di fuso orario è un aspetto che infastidisce gli adulti ma può disturbare anche il ritmo del sonno dei bambini/e. Nonostante i piccoli/e si adattino meglio dei genitori a questo sbalzo, rischiano di faticare a riprendere il tempo del sonno e, sappiamo bene, che quando non dormono possono diventare irritabili.

 

Viaggiare con i bambini: tre consigli per pianificare le vacanze

Molti genitori rientrano dalle vacanze con i bambini e le bambine e si lamentano di essere più stressati di quando sono partiti.

Viaggiare con i bambini/e, soprattutto se molto piccoli/e, è complesso,  e ci richiede una certa flessibilità per adattarci alle situazioni e per lasciare andare lo stress e l’ansia che spesso caratterizzano le nostre giornate.

La vacanza può essere, per tutta la famiglia, un momento di divertimento, di crescita personale, di sperimentazione, soprattutto se sappiamo restare aperti e flessibili di fronte ai cambi di programma e alle novità.

Definiamo l’obiettivo del viaggio

Avere uno scopo, una finalità specifica connessa al viaggio insieme ai bambini/e è fondamentale per non perdere la motivazione durante i momenti più complessi della vacanza (il biberon con il latte che si rovescia in aereo, il bimbo che ha i conati di nausea in auto).

L’obiettivo non è ottenere una vacanza perfetta – perché gli imprevisti possono esserci a prescindere dalla presenza dei figli/e – ma trascorrere del tempo di qualità con la nostra famiglia, lontano dalle ansie lavorative.

Il viaggio è il momento migliore per apprezzare lo stare insieme ai bambini/e e vederli crescere in un ambiente differente, osservarli mentre sperimentano un sapore nuovo, posare i loro piedi sulla sabbia per la prima volta.

Quando i bambini/e sono più grandi, l’obiettivo potrebbe essere quello di far conoscere loro una cultura differente, portarli a visitare un luogo famoso o raggiungere i parenti che abitano lontano da noi. 

Pianifichiamo con cura l’intero viaggio

Più i bambini sono piccoli, più abbiamo bisogno di pianificare, pur mantenendoci aperti agli imprevisti e ai cambi di programma.

Riconosciamo che spesso la vacanza rappresenta l’occasione per allontanarsi dalla programmazione ferrea della realtà quotidiana, fatta di orari e ritmi frenetici, sebbene una buona programmazione possa aiutarci.

Per esempio, pianifichiamo gli spostamenti più lunghi negli orari in cui i bambini/e dormono, organizziamoci per farli cenare al solito orario e piuttosto usciamo un po’ più tardi per apprezzare la compagnia degli amici.

Si tratta di accorgimenti semplici che possono rendere la vacanza con i bambini più serena e rilassata.

 

Prepariamo una lista delle cose da portare con noi

Per viaggiare con i bambini/e è utile informarsi sulle eventuali agevolazioni e sui comfort che possiamo trovare a destinazione.

Quando scegliamo l’hotel o l’appartamento, è importante verificare che le strutture abbiano tutto il necessario per i nostri bambini/e: scalda biberon, culla in camera, seggioloni, area giochi. In base alle informazioni raccolte sapremo quali accessori portare da casa e avremo la sicurezza di non far mancare nulla ai nostri bambini/e.

Non è necessario ribaltare il nostro stile di vacanza: se siamo sempre stati una coppia avventuriera o sportiva possiamo mantenere le nostre abitudini a patto che portiamo con noi tutto il necessario.

 

Viaggiare con i bambini e le bambine in età 0-3 anni: quali libri portare in viaggio?

 

Cosa può essere utile in vacanza con i bambini?

Ecco una check list sintetica che può aiutare a preparare la valigia:

  • Ricambi aggiuntivi da tenere in auto, treno, aereo.
  • Crema solare, cappellino e occhiali da sole.
  • Piccola borsa dei giochi per treno e aereo.
  • Prodotti per bambini contro il mal d’auto.
  • Borsa termica con la merenda/pasto.
  • Un quaderno e delle matite colorate.
  • Libri da leggere durante il viaggio.
  • Copertina per l’aria condizionata.
  • Tendine oscuranti per i finestrini.
  • Sacchetto per il vomito.
  • Disinfettante e cerotti.
  • Seggiolone portatile.
  • Fasciatoio portatile.
  • Fascia porta bebè.
  • Peluche, dudù, bambole, etc.

 

Possiamo trasformare le nostre vacanze in un momento speciale e donare a bambini e bambine l’opportunità di vedere luoghi nuovi, sentire profumi inaspettati, toccare la neve o l’acqua del mare. Prepariamo la valigia e mettiamoci in viaggio.

 

P.S. Qui trovi alcune mete per viaggiare con i bambini secondo Lonely Planet: Viaggi con bambini

 

 

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