Come scegliere i giochi educativi per bambini e quali preferire

Educazione e sviluppo infantile, Genitori
Giochi educativi per bambini - Percorsi Formativi 06

di Silvia Iaccarino, formatrice, psicomotricista, fondatrice di PF06

Il tempo dedicato al gioco è un valore per lo sviluppo e la crescita di bambini e bambine. Giocare significa sperimentare, fare esperienza, conoscere il mondo e sé stessi, sé stesse.

Molti genitori chiedono quali siano i migliori giochi educativi per bambini e bambine: gli scaffali dei negozi di giocattoli sono pieni di soluzioni per intrattenere i piccoli e spesso mamme e papà sono in difficoltà di fronte a questa ampia scelta.

Quali sono i migliori giochi per bambini e bambine? Quali giochi preferiscono i bambini e le bambine? Quanti giochi dovrebbe avere un bambino, una bambina? A cosa servono i giochi educativi?

Queste sono solo alcune delle domande più frequenti poste dai genitori sull’argomento: ti rispecchi nella situazione?

Qualche anno fa avevamo scritto un articolo dedicato a come scegliere i giochi per bambini e bambine con l’obiettivo di dare ai genitori alcune indicazioni pratiche sui giocattoli che possono davvero rappresentare un buon investimento per la crescita di figli e figlie.

Lo abbiamo rivisto e aggiornato e lo riproponiamo con un affondo sui giochi educativi – chiamati anche giochi istruttivi o giocattoli didattici – per valutare insieme quali soluzioni possiamo adottare per aiutare bambini e bambine a sviluppare le capacità cognitive, motorie e sociali attraverso il gioco.

 

Indice dell’articolo

Scatole e incarti sono giochi educativi per bambini

Quali sono i giochi educativi per bambini?

Otto tipologie di giochi educativi per bambini, divertenti e autentici

I giochi educativi, quelli veri

Scatole e incarti sono giochi educativi per bambini

Quando ragioniamo sui giocattoli da acquistare per intrattenere i nostri bambini e bambine non possiamo permetterci di tralasciare la valutazione del prezzo.

Non vogliamo essere venali, eh, però sappiamo bene che molti giochi – la maggior parte dei quali sono in plastica – hanno un costo notevole e incidono in modo importante sul budget delle famiglie.

C’è una situazione che ricorre spesso: acquisti un nuovo gioco un po’ costoso di cui hai visto di recente la pubblicità e sembra essere perfetto per stimolare il tuo bambino, bambina.

Arrivi a casa con un bel pacco colorato, con tanto di fiocchi e nastri. Tuo figlio, figlia lo apre, lo esplora, ci gioca per qualche minuto e poi… lo abbandona in un angolo e si concentra subito sull’incarto, sulla carta colorata, sulla scatola che lo conteneva, sui nastri e le coccarde che fanno rumore.

Percepisci subito che l’investimento non è stato ripagato dal bambino, dalla bambina. Come mai non ha apprezzato quel giocattolo costosissimo? Perché trova più interessante la carta che già tu stavi per buttare nella spazzatura?

Vediamo insieme cosa succede in queste situazioni.

I bambini e le bambine – soprattutto nella fascia 06 anni e ancora di più tra 0 e 3 anni – investono la maggior parte del loro tempo giocando. E, attraverso il gioco, costruiscono la loro identità: il cervello, la mente, la personalità.

Per costruirsi in modo efficace hanno bisogno di trovare nel loro ambiente quotidiano degli oggetti che permettano di ingaggiare le proprie:

  • competenze,
  • emozioni,
  • capacità,
  • pensieri,
  • abilità,

in modo significativo, profondo e intrigante.

Montessori dice che “Il bambino è fatto dal materiale”. Cosa intende con questa affermazione?

Sottolinea l’importanza di fornire ai piccoli gli stimoli più opportuni e adeguati attraverso oggetti in grado di catturare l’attenzione e favorire la concentrazione.

Bambini e bambine in età prescolare apprendono attraverso il canale corporeo e si coinvolgono nell’esperienza per acquisire, attraverso i sensi, i dati sulla realtà che li circonda e sul proprio corpo.

Per questo motivo offrire a bambini e bambine l’opportunità di fare esperienza e usare più sensi in contemporanea è un modo per favorire e promuovere l’apprendimento e la costruzione del Sé.

Ora, torniamo all’esempio proposto qualche riga sopra: di fronte a un classico e forse un po’ sterile giocattolo in plastica, quali sensazioni riceve il bambino, la bambina?

Possiamo descriverle in poche parole: la plastica è liscia e fredda al tatto, colorata alla vista. Stop.

Dall’incarto, dalla scatola, dalla coccarda e dai nastri, quali sensazioni percepisce?

 

Le sensazioni tattili – il tatto.

  • Le diverse reazioni dei materiali alle azioni del bambino, della bambina: il cartone non si riesce a strappare, nemmeno la stoffa, la carta sì e fa rumore, nella coccarda può infilare le dita.
  • Le differenze dei materiali come carta, cartone, stoffa che hanno consistenze e pesi differenti.
  • Le texture dei diversi materiali: ruvida, liscia, goffrata.

 

Le sensazioni visive – la vista.

  • Le confezioni possono essere di molteplici colori, magari alcune hanno decorazioni particolari sulla carta che i piccoli possono esplorare con gli occhi e soffermarsi su quelle che più attirano l’attenzione.
  • Ci sono forme differenziate da osservare, forme che il bambino, la bambina può anche creare in autonomia, per esempio strappando la carta.

 

Le sensazioni olfattive – l’olfatto.

Sul piano olfattivo la carta e il cartone potrebbero avere odori differenti e bambini e bambine possono annusare e percepire delle differenze.

 

Le sensazioni uditive – l’udito.

I materiali dell’incarto fanno rumore (che meraviglia!): strappare o accartocciare la carta produce un certo suono, schiacciare il cartone o romperlo un altro, la coccarda sprimacciata può produrre un effetto sonoro.

 

E poi, diciamolo, con tutti questi materiali bambini e bambine possono inventare mille situazioni e intraprendere innumerevoli azioni che non potrebbero fare col classico gioco in plastica predefinito sul quale, dopo aver schiacciato un bottone che fa illuminare due lucine, non trovano caratteristiche interessanti da esplorare.

Ecco perché i piccoli, spesso, preferiscono le confezioni dei regali ai regali stessi: scatole e incarti sono giochi educativi per bambini e bambine, a tutti gli effetti.

 

Quali sono i giochi educativi per bambini?

Quali oggetti sono più utili al gioco dei bambini? Senza dubbi, il materiale cosiddetto destrutturato o open ended (a finale aperto) è ciò che di meglio possiamo offrire a bambini e bambine per stimolare i loro sensi.

I materiali destrutturati sono giochi educativi fondamentali per la crescita dei nostri figli e figlie.

Spiega Lucia Vichi, pedagogista e coordinatrice:

Il gioco con il materiale destrutturato e semplice (cestino dei tesori, gioco euristico, cofanetto delle stoffe, bottiglie sensoriali e sonore) permette di sperimentare le proprietà fisiche degli oggetti, scoprire e conoscere le proprietà termiche (freddo/metallo, caldo/legno), conoscere gli oggetti attraverso le cinque sensorialità, relazionare gli oggetti tra di loro, comprendere le reazioni degli oggetti all’azione del bambino; consente di svuotare e riempire dei contenitori – dalle scatole in cartone di varie dimensione ai barattoli in latta alle ceste di legno e vimini-, disperdere per poi raccogliere, introdurre e tirare fuori degli oggetti all’interno di altri oggetti”.

Qui trovi un approfondimento completo sui materiali destrutturati: L’importanza del gioco con materiali destrutturati

Partiamo da questa riflessione sull’importanza delle differenti caratteristiche dei materiali e di come la loro duttilità e varietà sensoriale arricchisce l’esperienza del bambino, bambina, e vediamo alcuni suggerimenti da applicare a giochi e giocattoli.

Magari, per Natale o per il compleanno, la nonna e la zia non si sentono di regalare scorte di carta e cartone (sebbene siano materiali top come illustriamo qui e qui), nastri e coccarde. Però, in qualità di genitori, possiamo dare alcuni suggerimenti per scegliere giocattoli educativi per bambini efficaci e davvero utili alla crescita.

 

Otto tipologie di giochi educativi per bambini, divertenti e autentici

Ecco una lista da tenere a portata di mano e condividere con parenti e amici quando ti pongono la classica domanda “Ma cosa posso regalare alla bambina, al bambino?”.

Giochi in legno, stoffa, metallo, gomma: offrono sensazioni tattili ricche e interessanti. Possono rientrare in questa categoria anche strumenti musicali in legno o metallo che favoriscono libere esplorazioni e produzioni sonore da parte dei bambini e delle bambine (meglio evitare pianole o altri giochi che suonano da soli e che non permettono l’azione dei piccoli).

 

Bambole, animali di peluche o in gomma, personaggi, mezzi di trasporto, cucine in miniatura da allestire con oggetti possibilmente veri: pentoline di acciaio, cucchiai di legno, spatole in silicone, barattoli in vetro, tazze di ceramica. Preferiamo gli oggetti frangibili, da scegliere in base all’età.

Ai bambini e alle bambine piacciono molto anche piccole scope e palette, piccoli aspirapolvere e mocci o spolverini per fare le pulizie. Questi oggetti possono favorire il gioco simbolico a finale aperto e stimolare la capacità narrativa e il linguaggio, la fantasia e l’immaginazione. Sono giochi educativi utili per ingaggiare l’area socio-emotiva e cognitiva.

 

Stoffe di varie dimensioni, texture, colori per favorire il gioco dei travestimenti in modo libero e non predefinito.

Un quadrato di stoffa può diventare il mantello di un supereroe, la coperta per la bambola, la tovaglia per fare un picnic, la gonna da principessa. Quali tessuti preferire? Organza, cotone, velluto, pile, millerighe, tulle, jersey, maglina. Nei negozi di stoffa si trovano spesso scampoli a poco prezzo; vanno benissimo anche vestiti, scarpe e accessori usati, per favorire altrettanto il gioco simbolico e il gioco di ruolo.

 

Puzzle di legno e di cartone da scegliere in base all’età. Ma anche costruzioni e costruzioni a incastro di varie dimensioni e materiali: legno, gomma, e – in questo caso – anche in plastica.

Elementi magnetici di vario tipo con i quali il bambino, la bambina, può costruire e dare libera espressione alla propria capacità progettuale e ideativa e coinvolgere sviluppo cognitivo, logico-matematico, problem solving. Privilegiamo sempre i giochi pedagogici a finale aperto e non predefinito.

Questi materiali favoriscono lo sviluppo della motricità fine, la coordinazione oculo-manuale, l’apprendimento delle relazioni spaziali: il bambino, la bambina ragiona su come, per esempio, due pezzi si incastrano insieme.

 

Materiali manipolativi e artistici: pongo, das, didò, plastilina, argilla, sabbia, sabbia cinetica, colori a dita, tempere, acquerelli, acquerelli liquidi, pastelli a olio, a cera, matite e pennarelli, pennelli.

Questi materiali favoriscono la libera espressione di bambini e bambine rispetto al proprio mondo interiore, in particolare emotivo, oltre a stimolare la percezione sensoriale e lo sviluppo delle capacità progettuali.

Rispetto alle diverse paste manipolabili possiamo fornire materiali destrutturati da abbinare (meglio evitare le formine, se possibile, che hanno un’unica possibilità) per costruire piccole o grandi sculture: legnetti, cortecce, pigne, tappi di metallo, sughero o plastica, sassi e conchiglie, abbassalingua di dimensioni adeguate all’età dei bambini/e.

Per il gioco con la sabbia, oltre a questi materiali possiamo mettere a disposizione imbuti, cucchiai, contenitori di vario tipo per i travasi.

 

Libri, libri, libri, di buona qualità. Sappiamo quanto la lettura, anche a voce alta, sia importante per i bambini e le bambine. Dedichiamo tempo a sfogliare insieme ai nostri figli e figlie albi illustrati, silent book, libri di narrativa da scegliere in base all’età. Qui trovi un approfondimento in un corso on demand.

 

A giocar con le storie: leggere e giocare con gli albi illustrati

 

Giochi che favoriscono lo sviluppo motorio: palle di varie dimensioni, tricicli, biciclette, hula hop.

Sono perfetti anche utensili per la cura delle piante e del giardino: piccoli annaffiatoi, zappette, semi, vasi.

Ai bambini e alle bambine piace molto occuparsi delle piante di casa o del giardino. Con poco, si possono creare vasi con semi di diverso tipo per osservare la crescita dei germogli e prendersene cura. In questo modo sviluppano un importante senso ecologico.

 

Per i bambini e le bambine più grandi optiamo per i classici giochi da tavolo con regole, che possono essere usati anche per giochi in famiglia e coinvolgono persone di tutte le età.

Queste proposte, a seconda della tipologia, possono:

  • favorire la regolazione emotiva perché il bambino, la bambina, deve rispettare le regole e accettare, per esempio, la frustrazione di perdere;
  • promuovere lo sviluppo cognitivo e il problem solving, la memoria, il linguaggio e le relazioni sociali.

 

I giochi educativi, quelli veri

Molti dei materiali elencati hanno il vantaggio di crescere insieme a bambini e bambine.

Prendiamo come esempio le costruzioni: possono utilizzarle quando sono piccoli per fare una torre e, nel tempo, dare vita a oggetti più complessi e strutturati come castelli, vascelli, città, ponti, che danno prova delle capacità ingegneristiche crescenti.

Sono materiali e oggetti adatti tanto ai bambini che alle bambine, bambole comprese, che possono aiutarci a evitare di passare degli stereotipi di genere, spesso veicolati anche dai mass-media.

Lasciamo da parte i giochi in plastica predefiniti e chiamati erroneamente educativi.

C’è poco di educativo in questi cubi di plastica che offrono scarsa possibilità di apprendimento e di esperienza.

Quando un bambino, una bambina, può solo osservare un oggetto che suona e si accende a seguito della semplice pressione su un bottone si annoia e non riceve stimoli sensoriali.

Molto diversa e più significativa è la ricchezza offerta dai materiali destrutturati che abbiamo elencato.

 

La AAP – American Academy of Pediatrics -, massima istituzione a livello mondiale in merito alla salute e al benessere globale dei bambini e delle bambine, ha espresso in modo netto e chiaro alcune linee guida rispetto alla scelta di giochi e giocattoli per bambini.

Qui c’è un interessante approfondimento: Selecting Appropriate Toys for Young Children in the Digital Era

I pediatri sconsigliano i giochi tecnologici e gli schermi ed evidenziando l’importanza di oggetti che sostengano:

  • la relazione tra pari, tra adulti e bambini,
  • la fantasia e l’immaginazione,
  • il gioco di ruolo e di finzione,
  • il movimento.

Maggiore è la nostra conoscenza di come si sviluppa il cervello dei bambini, maggiore è l’evidenza in merito alla necessità che il gioco sia basato sull’interazione umana”, afferma il Dr. Healey, “Non esiste schermo, video gioco o app che possa sostituire la relazione che si costruisce giocando insieme”.

In relazione agli schermi, la AAP suggerisce di limitarne l’uso da parte dei più piccoli: “Il tempo totale trascorso davanti a uno schermo (comprese tv e pc) dovrebbe essere inferiore a un’ora al giorno per i bambini dai due anni, e dovrebbe essere evitato del tutto per i bambini sotto i due anni. I bambini più piccoli di cinque anni dovrebbero giocare col computer e i videogiochi solo se il loro sviluppo complessivo sta procedendo in modo corretto e dovrebbero essere affiancati da un adulto di riferimento”.

Offriamo a bambini e bambine l’opportunità di ingaggiare il loro corpo e la loro mente con azioni e pensieri auto-diretti e auto-determinati per imparare, crescere e favorire lo sviluppo cognitivo, la motricità e la socialità.

Qualche suggerimento di lettura…

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